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Lorenzaccio

di Marcello Vannucci –
E veniamo ad un altro tipo di sport un po’ meno dinamico; dopo le fatiche escursionistiche del mattino c’è da parlare di questo personaggio: Lorenzino de’ Medici figlio di un ramo collaterale e decadente della famiglia più potente e simbolica della Firenze medievale nacque sulle rive dell’Arno il 22 Marzo 1513 (il mio stesso giorno ma un “paio” di anni prima)
Essendo un ramo cadetto, cadente e decadente della suddetta famiglia non era certamente destinato ad una carriera politica nella città ma a vivere solo dei suoi talenti.
Nel frattempo a Roma regnava papa Clemente VII (de’ Medici) e l’imperatore Carlo V giocava a Risiko per l’Europa con Francesco 1° di Francia; nell’ambito di questi giochi di potere anche la Toscana finisce nel gran calderone delle guerre di allora e viene punita con un disastroso assedio proprio da sua maestà imperiale e deve capitolare. Dopo di ciò si può dire che le istituzioni repubblicane fiorentine siano giunte alla fine del loro percorso storico perché il nuovo assetto politico della città verte verso la signoria e diventerà Duca uno dei discendenti più diretti di Cosimo e Lorenzo il magnifico: Alessandro de’ Medici. Alessandro non ha niente della finezza politica dei suoi predecessori e non è nemmeno un letterato ma è un bruto violento, cattivo e amante solo di sesso e potere che si farà un pessimo nome in città e molti nemici, costretti per non finire giustiziati, a fuggire in esilio in massima parte in Francia e Venezia.
Lorenzino non ama questo cugino così losco e poco raffinato che sta spazzando via l’antica gloria di famiglia e della città. Per la sua formazione viene mandato a Roma (dallo zio papa e da qualche altro cugino cardinale…..pieno di Medici ma nessuna cura!….tutte palle!) dove comincia a vivere alla grande tra feste e donne, soprattutto con le prostitute d’altissimo bordo (escort) che allora popolavano la corte poco santa dei vari papi che avevano ben poco di religioso.
Adora gli studi classici e verrà chiamato “Il Filosofo” per la sua enorme cultura, e coltiva un odio profondo per Alessandro. Dopo essere stato anche a Venezia ospite della famiglia Strozzi (fuoriuscita fiorentina) che sono suoi confidenti e amici di sangue, torna in Toscana e riesce ad entrare nelle grazie del Duca e a diventarne il suo più stretto confidente e amico, soprattutto ne è il ruffiano: gli procura tutte le donne che desidera anche se sposate o renitenti in qualche modo gliele molla nel letto…. e intanto progetta la sua morte!!!
Lorenzino non mette a parte del progetto quasi nessuno, non fa parte di una congiura e non ha collegamento o legami con quinte colonne esterne: fa tutto da solo fino alla notte fatale.
Il suo unico obbiettivo era ridare le libertà repubblicane a Firenze e liberare la città da un vero mostro.
Una volta colpito però si ritrova col culo nudo mentre pensava di suscitare il plauso di tutti e di dare il LA per una ribellione di massa.
È costretto a fuggire braccato da tutti e protetto da pochi; fuggirà prima a Venezia, poi in Francia dalla cugina Caterina e poi di nuovo a Venezia dove verrà finalmente colpito dai sicari del nuovo duca Cosimo de’Medici altro suo cugino che vuole liberarsene.
Lorenzino per la storia è un parvenue, one shot man, un cane sciolto, uno di quei personaggi che sono al di sopra del corso normale degli eventi. Incredibilmente dotato e perseverante non ha avuto l’intelligenza di fare rete e ha colpito ma a casaccio creando più danno che benessere nonostante le buone intenzioni.
Incredibile storia molto ben raccontata che ci porta direttamente dentro al ‘500 che tanti sconvolgimenti ha creato nell’Italia frammentata di allora…un bel viaggio!

Ste Dussoni

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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.