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Fondazione Paradiso

di Liza Marklund –
Terzo romanzo della serie investigativa che vede come protagonista la reporter Annika Bengtzon, anche se nella cronologia della vita della protagonista si colloca al secondo posto. In questa nuova inchiesta l’aspirante giornalista di cronaca nera si trova quasi suo malgrado proiettata nel bel mezzo di un intrigo che coinvolge donne maltrattate, contrabbando gestito dalla mafia dell’ex Jugoslavia, fondazioni con intenti umanitari.
Oltretutto Annika si trova costretta a fare i conti con un passato personale in qualche modo ancora non risolto e superato e in sovrappiù alla diffidenza dei colleghi maschi i quali, nonostante la storia si svolga nella modernissima Stoccolma, nutrono nei confronti della collega di sesso femminile, gli stessi pregiudizi che si possono trovare a latitudini più vicine ai nostri paraggi.
Le ambientazioni sono in prevalenza quelle di una tipica periferia di una triste città del Nord Europa, lontana dalle immagini cartolina che la capitale svedese spesso offre.
Trattandosi di un giallo non è bene rivelare troppo della trama, ricca di colpi di scena e di personaggi che via via prendono corpo, rivelando la loro reale identità. Quello che si può dire è che il romanzo cattura, viene voglia di aggirarsi per le strade ghiacciate dell’inverno svedese, in auto, a piedi o su un mezzo pubblico ma sempre in compagnia della grintosa giornalista, concentrata più nella ricerca più di se stessa che non della verità in senso assoluto.
Per quanto mi riguarda questa lettura è stata una sorpresa totale, affrontata quasi per caso, spinto dalla curiosità di conoscere una letteratura fino a questo momento da me poco frequentata . L’azzardo è stato certamente premiato al punto che mi trovo curioso di scoprire le altre inchieste e ritrovare Annika, donna fragile e forte al tempo stesso come si ritrova un’amica.

Roberto Maestri

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"Leggendo cerco me stesso". Collaboratore di Booklandia