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L’educazione

di Tara Westover –
L’Educazione” è un’autobiografia, un memoir, la descrizione cruda e in alcuni tratti apparentemente fredda e distaccata, della vita di Tara, una ragazza nata nell’Idaho ai piedi di Buck Peak, in una famiglia di mormoni estremisti che obbligano Tara ad un’esistenza di costrizioni e assurde imposizioni. Tara è la più piccola di sette fratelli e sorelle. La madre è una donna debole e semplice che, seguendo il fanatismo del marito, si improvvisa prima levatrice erborista, poi guaritrice.
Il padre è un despota maschilista che detta ogni regola, seguendo teorie religiose e complottiste che indicano l’arrivo dell’Apocalisse, imponendo quindi la continua preparazione a quell’evento, compreso lo stivaggio continuo di cibo e benzina.
Raccogliersi le maniche sopra il gomito è “da puttana”, affidarsi alle istituzioni è “da socialisti”: per questo motivo, nessuno dei bambini è stato registrato all’anagrafe al momento della nascita, vige il divieto di affidarsi ai medici e soprattutto, solo alcuni dei figli sono andati alla scuola dell’obbligo e per breve tempo.
Tara racconta la sua storia senza autocommiserazione, nonostante gli abusi fisici e psicologici che ha dovuto continuamente subire. L’emancipazione dalla famiglia e dalle continue manipolazioni, avviene, per l’appunto, grazie all’educazione.

Non avrei saputo esprimere queste cose, non mentre sudavo dentro la ruspa in quei pomeriggi cocenti. Non avevo la capacità di linguaggio che ho adesso. Ma capii una cosa: che se mi avessero chiamata Negra un miliardo di volte e avevo riso, adesso non potevo più ridere. La parola e il modo in cui Shawn la usava, non erano cambiati; solo le mie orecchie erano diverse. Non sentivano uno scherzo. Quello che sentivano era un avvertimento, un richiamo che veniva da lontano, e che riceveva una risposta sempre più convinta: non avrei mai più accettato di essere un soldato di una guerra che non capivo.

Tara comincia a studiare da sola, fino a raggiungere grandi obiettivi quali borse di studio per prestigiose università. Nonostante questo, l’epifany non si compie del tutto: il senso di colpa instillato fin dall’infanzia non permette alla ragazza di acquisire sicurezza ed autostima tali per concludere il suo percorso di autodeterminazione. E questo lascia un po’ di amarezza, ma c’è da dire che Tara, attualmente, ha 36 anni… E questo ci fa sperare in sua completa, futura, presa di coscienza.

Mill sosteneva che le donne erano state persuase, convinte, spinte e costrette ad una serie di forzature femminili per così tanti secoli, che era impossibile definire le loro capacità o aspirazioni naturali. Mi salì il sangue alla testa. Provai un’elettrizzante scarica di adrenalina, un senso di possibilità, di un confine che veniva ampliato. Della natura delle donne, non si può sapere nulla di definitivo. Non avevo mai trovato così tanto conforto in un vuoto, nella buia assenza di certezze. Sembrava dirmi: qualunque cosa sei, sei una donna.

Camilla Dagnino

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"Non esiste vento contrario per chi sa posizionare le vele" Collaboratrice di Booklandia.