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Ristorante al termine dell’Universo

di Douglas Adams –
Buonasera…..umida!!! Era davvero tanto tempo che non prendevo una bella bulaccata d’acqua come stasera in bicicletta….un po’ mi mancava! E poi ho battezzato la bici assistita (con ruote da 20″) che finora aveva sempre avuto l’onore di muoversi sul terreno asciutto e devo dire che si è comportata anche piuttosto bene su un terreno infido e scivoloso e sulle strisce pedonali; 14 km di pedalata notturna nel traffico cittadino non sono semplici specialmente quando hai gli occhiali e dopo 3 minuti si sono trasformati in un caleidoscopio impazzito per colpa delle gocce d’acqua. Spero di farne a meno per le prossime volte ma almeno ho qualche dato in più! E invece adesso parliamo di: “Ristorante al termine dell’Universo” di Douglas Adams.
Adams….vi ricorda qualcosa??? Che ne so….”Guida Galattica per Autostoppisti“?!….Un titolo a caso! Bene, questo è il secondo libro della sua trilogia in cinque volumi….la definizione è sua; se non avete letto il primo (io già 4 volte) ben difficilmente capirete la follia che si nasconde fra queste pagine e questa è una seconda rilettura dopo davvero tanti anni.
Ritroviamo così i personaggi che avevano colorato la Guida: Ford Prefect, Arthur Dent, l’ex presidente dell’Universo Zaphod Beblebrox con due teste che tra di loro non si parlano, l’umana Trillian e il robot Marvin, l’unico robot con crisi depressiva costante….tutti quanti a bordo della nave Cuore d’Oro unica ad avere il motore a Propulsione di Improbabilità Infinita con un computer che fa lo spiritosone e che ti pianta nelle canne nei momenti meno opportuni magari per cercare di comporre una tazza di tè perfetta oppure decide di trasportarti su un mondo lontano a suo piacimento.
Tutta questa banda era riuscita a sfuggire alla distruzione della Terra da parte dei Vogon che avevano il compito di spianare il nostro pianeta per far passare al suo posto un’autostrada iperspaziale e non si erano fatti nessuno scrupolo nel portare a termine il lavoro con solerzia ed efficienza; ma non sapevano che un supercomputer di nome Pensiero Profondo costruito da una razza aliena tanti anni fa col compito di calcolare la Risposta alla Domanda Fondamentale sulla vita, l’Universo e tutto quanto, aveva finalmente trovato la risposta che era semplicemente 42!!
La Terra era in realtà un altro supercomputer che aveva avuto il compito di trovare però la Domanda visto che nel frattempo era stata dimenticata e i Vogon avevano spazzato via tutto proprio nel momento in cui finalmente si stava arrivando alla fine del processo.Bene….questo è solo il prologo perchè da qui cominciano le folli avventure dei nostri personaggi che cercano appunto domande e risposte e si trovano spesso in situazioni veramente assurde o altamente improbabili un po’ per colpa della loro nave ma molto spesso per colpa di se stessi; ma non vi preoccupate perchè a tutto c’è una risposta (e forse anche una domanda) tutto sta a capire dove si trova e in quale epoca; perciò adesso rilassatevi e NIENTE PANICO, sedetevi al tavolo che preferite perchè al ristorante Milliways sta per iniziare lo spettacolo della fine dell’Universo, magari ordinate qualcosa da bere, qualcosa di forte come un Ginnax Tonic (lo fanno in tutto l’universo ma non è detto che abbia sempre gli stessi ingredienti e che non ci sia nessun pericolo per voi o per il vostro arredamento) oppure, se gradite, meglio un Gotto Esplosivo Pangalattico e poi… Libro in perfetto stile Adams, folle e ad alto tasso di comicità e di contorcimenti; non è la solita fantascienza ma non è nemmeno simile a nessun altro tipo di libro….è lui e basta!!!
Senza la base della Guida diventa solo un bellissimo libro comico ma con i fondamenti in testa forse si possono mettere insieme i pezzi a meno che non incontriate  La Vorace Bestia Bugblatta di Traal o qualcuno che voglia farvi provare l’esperienza del Vortice di Prospettiva Totale, allora forse un po’ di panico potreste anche provarlo! Ci vediamo presto con i prossimi volumi…ciao ciao!!!

Ste Dussoni

Ristorante al termine dell'Universo

La “trilogia” in cinque parti di Douglas Adams

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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.