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Praticamente innocuo

di Douglas Adams –
Buonasera a tutti!!! Questa sera sono tranquillo e non vi disturbo con le informazioni del traffico sul nodo genovese che adesso sembra tranquillo e rilassato dopo l’orgia di questi mesi…praticamente si sta fumando una sigaretta e sta pensando di farsi due uova al tegamino per riprendersi! …traffico goloso!!! Invece la galassia continua ad essere smossa da capo a piedi dall’ inventiva surreale di: “Praticamente innocuo” di Douglas Adams. ….ovvero, l’ultimo capitolo della trilogia (in 5 volumi) delle storie della Guida Galattica per Autostoppisti!!!
Siamo al gran ballo finale e tutto è pronto per il magico valzer che ci accompagnerà fino all’ultima pagina. Si comincia con un’astronave che viene centrata da un meteorite che ha la brillante idea di portarsi via l’archivio centrale e con esso le personalità e tutte le conoscenze del suo equipaggio che sta beatamente dormendo sepolto nel ghiaccio dell’ibernazione in modo da poter superare le distanze siderali senza defungere durante il viaggio per la noia e per i tempi mostruosamente lunghi. Questo equipaggio smemorato atterrerà sul decimo pianeta del nostro sistema solare, che verrà battezzato Persefone da noi e, più amichevolmente Rupert dai suoi nuovi abitanti che riusciranno a mettere in piedi una stazione di osservazione privilegiata nei confronti della Terra.
La Terra lo sappiamo che è stata ricostruita dopo che i Vogon (simpatici, affabili, malleabili e coccolosi…..no! Non sono i Vogon) l’avevano spianata per fare spazio ad una superstrada spaziale; sul pianeta tutto procede come se nulla fosse accaduto e ritroviamo Trillian in versione giornalista d’assalto che cerca nuovi sbocchi economici in America e viene contattata in maniera tragicomica dai rupertiani che l’anno vista condurre così bene diverse trasmissioni soprattutto di astrologia e la spediscono a zonzo per l’universo e che avrà delle bellissime sorprese.
Arthur Dent ha finalmente trovato un po’ di pace e fa il Paninaio per una popolazione abbastanza arretrata di un pianeta chiamato Lamuella che lo adora come un dio dopo che vi si è schiantato sopra nel libro precedente….Arthur che spera di quietare e di dedicarsi esclusivamente all’arte del panino con la squisita carne di Bestia Perfettamente Normale ma non ha fatto i conti con Ford Prefect che intanto ha avviato una curiosa indagine sulla Guida Galattica e sulle sue  molte incongruenze…
Innanzitutto la Guida ha riassunto tutto il suo lavoro di 15 anni di vita sulla terra nella semplicissima frase :”Praticamente innocuo” dopo che lui ha inviato tonnellate di dati sulle bellezze e sulle particolarità del nostro pianeta; poi decide di raggiungere la sede della Guida su Maximegalon e scopre che è cambiato il direttore e che non è più il caro vecchio simpaticone (e un po’ beone) di prima, scopre che la sede si è spostata su un altro pianeta (ma questo lo fa abitualmente ogni tot di anni per politica aziendale, però cambia il luogo ma non cambiano mai certi particolari…e invece adesso c’è qualcosa di strano), scopre che c’è un piano del palazzo (il 13° che nel mondo anglosassone di solito non esiste perchè quel numero lì corrisponde al nostro 17 e lo nascondono in ogni modo e maniera) che è completamente oscurato, non è raggiungibile con le scale e nemmeno con i loquaci ascensori (invero un po’ psicopatici) e occhieggiando dalle finestre sembra che vi si aggirino dei loschi figuri che assomigliano a dei brutti lumaconi ma hanno un’aria vagamente familiare, troppo familiare.
Durante la sua indagine riesce a conquistare un robottino logorroico ma utilissimo di nome Colin e sarà il suo passepartout nel losco edificio e si troverà per ben due volte a volare giù dal tetto del grattacielo e riuscirà a salvarsi in entrambi i casi grazie prima ad una delle sue scarpe e poi grazie al suo prodigioso asciugamano.
Alla fine entrano in ballo le teorie dei mondi paralleli (anzi! delle Zone Plurali) che renderanno sempre più ingarbugliata ed esilarante questa nuova storia finchè ad un certo punto non si presenterà per l’ennesima volta una brutta e bitorzoluta astronave gialla ai margini del nostro sistema solare con una ancora più brutta intenzione…..quella di farla finita in maniera definitiva!!!
Adams quando ha scritto questo libro era in preda ad una forte crisi depressiva e alcuni passaggi in effetti un po’ ne risentono perchè la sua solita verve è un pochino latitante ma si riprende abbastanza in fretta brillantemente; probabilmente ci sarebbe dovuto essere anche il 6° volume ma purtroppo essendo venuto a mancare non lo sapremo mai anche se potrebbe esserci qualche sorpresa nell’aria…..basta che non sia la brutta faccia dei VOGON!
Perciò per adesso vi saluto, vi invito a godervi un buon Pangotto Esplosivo e a mettervi comodi ….e NIENTE PANICO!!! Alla prossima!

Ste Dussoni

Praticamente innocuo

La “trilogia” in cinque parti di Douglas Adams

Ste Dussoni
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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.