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Sweeney Todd. Il diabolico barbiere di Fleet Street

di Anonimo
Buonasera piccolo popolo di lettori! Oramai siamo quasi tornati alla normalità, è ritornato gran parte del traffico automobilistico, si fa fatica trovare un parcheggio e i primi caldi generano nervosismo e mugugni….e poi non si può ancora andare alla spiaggia anche se il tempo invitante da matti e il mare è bello calmo; e invece ci tocca soffrire e masticare amaro. Dispiace ovviamente per chi non ha ancora ricevuto i soldi e per chi invece forse nemmeno riaprirà la propria attività. E veniamo alla lettura di oggi: “Sweeney Todd. Il diabolico barbiere di Fleet Street” di Anonimo.
Qualcuno farà un salto sulla sedia, gli verrà in mente il film con un sulfureo Johnny Deep e con la regia del solito estroso e imprevedibile Tim Burton e penserà: “Ma esiste il libro???” Ebbene si…esiste e io l’ho trovato senza problemi su Amazon visto che è in versione elettronica….acquisti fatti durante il tempo sospeso… ma pensate se non avessimo avuto la tecnologia cellulare durante questo periodo!!!??? 
Invece il nostro barbiere, che non ha niente a che fare con il più noto e canterino Barbiere di Siviglia, è qui; la storia intanto è vera e il signor Todd è esistito veramente, è stato realmente un feroce assassino le cui motivazioni non sono mai state pienamente chiarite, ed è stato realmente impiccato a Londra nel 1802 e ha avuto come amante e complice la signora Lovett….il resto invece è stato romanzato da diverse mani; prima era un racconto breve poi è diventato un libro abbastanza obeso per ridimagrire e arrivare a noi nella forma attuale abbastanza snella e presentabile al pubblico moderno, per questo motivo l’autore deve definirsi Anonimo perché c’hanno messo le mani sopra parecchie persone e non è più possibile attribuire alcunché a nessuno.
La Londra del’800 doveva essere un posticino fantastico perché ha stimolato fior di scrittori a creare, partendo da fosche storie vere, personaggi di caratura mondiale almeno in campo criminale: Jack lo Squartatore, Sweeny Todd, Dottor Jekyll e Mr Hyde e mille altri incredibili protagonisti di un periodo dove sicuramente era più facile morire che sopravvivere e soprattutto c’era molta fantasia nel mandare all’atro mondo le persone.
Sweeny Todd aveva un suo tocco particolare nel far sparire la gente nascondendosi dietro una rispettabile bottega dalla quale era difficile uscirne se si aveva qualche palanca in tasca e lo si andava a raccontare al loquace e sulfureo proprietario  che vi liberava velocemente di ogni angoscia (barba e capelli!!!). La storia comincia proprio dalla scomparsa di un cliente; solitamente Todd cercava le sue vittime tra persone che non avessero legami o affetti in città in modo da non creare apprensioni nei parenti e si faceva aiutare in vari modi da alcuni personaggi di contorno. Se però incorreva nell’errore di eliminare qualcuno con legami che ne venivano a reclamare il corpo allora si premurava di far sparire anche gli scomodi testimoni. Un sistema era consegnare i malcapitati ad un compiacente medico che gestiva un manicomio fuori Londra oppure trasformarli in qualcosa di più gustoso tramite la Signora Lovett.
Vi ho dato giusto qualche traccia ma non posso, e voglio, dirvi di più per non levarvi il sapore di una gustosa e aromatica lettura. Il libro è davvero inquietante perché la figura di Todd è il male incarnato, non ha scrupoli e soprattutto nessuna remora a programmare in fretta un nuovo omicidio; il suo obbiettivo è capitalizzare velocemente i proventi dati dalle tasche del malcapitato di turno. La Signora Lovett è un altro esempio di crudeltà ottocentesca; cinica e antipatica al punto giusto da essere la nemesi e complice ideale del barbiere; il dottore invece è un perfetto rappresentanti di quello che erano le cure mentali di epoca vittoriana fatte solo di segregazione, botte, torture, sordidi esperimenti e in seguito di elettroshock senza nessuna intenzione di recuperare alcunché; solo schiavi da eliminare in maniera artistica.
Il quadro di Londra è veramente sconfortante, una città cupa, sporca, puzzolente, sovraffollata e popolata di maniaci e malati e di un sottoproletariato con molti figli, troppi debiti e nessuna cura dove era più facile vivere per un topo che per un essere umano che spesso diventava schiavo senza nemmeno accorgersene.
Bello e un po’ da brividi!!! Peccato solo che l’edizione che ho comprato non sia stata edita nel migliore dei modi visto che dopo 10 capitoli abbastanza brevi me ne ha presentato uno di dimensioni spropositate salvo poi, una volta arrivato in fondo, capire che era quasi tutto il libro visto che dopo il finale è praticamente ricominciato ….qualcuno deve aver incasinato qualcosa e nel file ce l’ha messo due volte….infatti dicevo: “mi sembra di averlo già letto”…appunto!!!
Beh…buona lettura….e ripensateci se avete idea di andare dal barbiere tanto sono due mesi che aspettate, forse è il caso di rimandare ancora un po’….che ne dite???
 😂😉

Ste Dussoni

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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.