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Carnefici, vittime, spettatori

di Raul Hilberg –
Buongiorno a tutti! In questo ultimo arco di tempo ho avuto occasione di incontrare un bel po’ di persone di diversa estrazione sociale che mi hanno dato l’impressione che un certo argomento di carattere socio politico non sia più tabù e mi sono trovato coinvolto in certi discorsi che da una parte mi hanno fatto sorridere a denti stretti e dall’altra mi hanno preoccupato. Nello specifico ho incontrato un complottista conclamato che mi ha citato papale papale alcune tesi tratte dai Protocolli dei Savi di Sion e mi ha nominato gli Illuminati come se fossero davvero la Cupola che vuole governare il mondo; poco dopo, discutendo con un amico ho ritrovato tesi molto simili e mi sono posto alcune domande tra cui una: “La Seconda Guerra Mondiale, ce la stiamo dimenticando??” ….. anche perché dal web sono arrivati altri segnali poco rassicuranti. E così mi sono sentito in dovere di fare un piccolo ripasso….pro domo mea.
Carnefici, vittime, spettatori” di Raul Hilberg.
Un libro che avevo letto quasi 20 anni fa dopo una vacanza solitaria tra Trentino e Tirolo che mi era stato regalato dal gestore di un Agritur in Val di Non in quanto gli era stato donato da una libreria in fallimento insieme ad un’altra nutrita schiera di volumi che avevo selezionato e incamerato. Forse non è nemmeno il migliore dei libri sull’argomento ma come ripasso può anche starci. Hilberg è un ebreo sfuggito alla persecuzione perché rifugiatosi in tempo negli Stati Uniti proprio per evitare la carneficina che si stava andando delineando e realizzando nel vecchio continente. Il popolo ebraico è da sempre l’agnello sacrificale di ogni governante che non sa dove indirizzare le pulsioni più violente dei propri concittadini/sudditi, e spesso è stato anche nella storia il modo più semplice per accaparrarsi ingenti ricchezze in maniera facile facile facendo man bassa di tutte le loro proprietà. Per la loro storia dai tempi della diaspora gli ebrei hanno sempre avuto grandi disponibilità di beni rifugio e denaro perché è noto a tutti che hanno quasi sempre dovuto abbandonare in fretta e furia le loro case e le loro cose sotto le incalzanti motivazioni del carnefice di turno; in più hanno sempre fatto gli usurai e i banchieri quando ai cristiani questo era specificamente proibito dalla santa madre chiesa che li ha sempre amorevolmente detestati in quanto deicidi…..peccato che il Cristo e gli Apostoli erano tutti ebrei, ma sono dettagli. Quindi hanno sempre fatto il ping pong da un paese all’altro a seconda dell’occasione e del motivatore. Nell’Europa degli anni 30 erano sparsi un po’ in tutti i paese del continente ma le comunità più numerose erano quelle tedesche, russe e polacche che avevano anche forse trovato un loro modus vivendi con le comunità ospitanti anche se esistevano ancora i ghetti come sono esistiti in tutte le città italiane (Roma, Genova e Venezia per citarne alcune). Ma la Germania del primo dopoguerra era una bomba innescata che stava cercando un nuovo capro espiatorio per riprendersi dal colpo ricevuto con la fine di quel conflitto e dalla colossale crisi economica derivata dalle riparazioni di guerra e dalla riduzione della sua potenza industriale. Disoccupazione, fame e continue rivoluzioni avevano alla fine portato al potere Adolf Hitler che nei suoi programmi aveva anche quello di togliere di mezzo un bel po’ di ebrei e di persone considerate indegne di vivere perchè portatrici di contaminazioni e malattie che avrebbero potuto rovinare la sua meravigliosa idea di pura razza ariana del quale lui non era certo il prototipo!!!
Così un passo alla volta siamo arrivati allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale che ha portato dentro di sé tutti gli orrori possibili e immaginabili compreso il magnifico progetto di sterminio su scala industriale di tutta la zavorra dell’umanità…in primis il popola ebraico con tutte le sue tradizioni che stonavano all’interno della Nuova Europa hitleriana.
Hilberg ci porta all’interno di quelle vicende dividendo il libro in tre parti che sono distinte ma sono comunque profondamente interconnesse tra loro: 
– i Carnefici…..ovvero tutti  (o quasi) quei personaggi piccoli e grandi che hanno contribuito a cercare di portare a termine ogni singolo pezzo della Soluzione Finale, non solo i capi nazisti o la Gestapo e le SS ma anche le persone comuni che con i loro atti, le loro omertà, il loro lavoro, hanno dato il proprio contributo alla causa dei persecutori.
– le Vittime….ovvero il popolo eletto che di colpo si trova macellato in grande stile, perseguitato, schiavizzato, torturato e cancellato psicologicamente e fisicamente, braccati come animali feroci da chiunque in quel momento aveva una briciola di potere e un ordine esecutivo. Fucilazioni e gas, marce e lavori forzati, segregazione negli spazi angusti dei ghetti cittadini tra fame, freddo e malattie e rastrellamenti improvvisi nel cuore della notte, fughe precipitose e soprattutto una incredibile ottusità nel capire che sarebbe stato necessario ribellarsi invece di piegarsi stolidamente alla volontà ferrea dei loro nemici, nessuna reazione nemmeno di fronte all’evidenza e caricati come bestiame sui treni blindati diretti verso l’inferno.
– gli Spettatori….ovvero tutti coloro che partecipavano al gran ballo della Guerra Mondiale; i politici e gli eserciti in campo e tutte le comuni persone di ogni paese attraversato dai panzer tedeschi in marcia; spettatori paganti e soprattutto partecipanti.
Nel libro c’è molto di più del mio veloce riassunto, ci sono anche molti dati (in alcune pagine forse anche troppi…sembra un libro di statistica) e soprattutto c’è tutto il quadro politico e sociale di quel periodo compresi gli antefatti e gli eventi post bellici. E una considerazione personale: se davvero gli ebrei hanno costituito una società segreta tesa a imporre un ordine mondiale ben preciso forse potrebbe essere anche una tarda risposta a secoli di persecuzioni e potrebbero infine anche avere un po’ di ragione a volersi vendicare….sono 4000 anni che prendono schiaffi da destra e da sinistra, magari adesso è tempo di restituire tutto con gli interessi perchè la vendetta è un piatto che va gustato con calma e a temperatura bella ghiacciata. Ma è solo una mia considerazione….

Ste Dussoni

Carnefici, vittime, spettatori.

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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.