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Tempo di mostri, Fiume di dolore

di James Kahn –
Buonasera popolo della notte; buonasera a tutte quelle persone che non si fanno martellare gli zebedei con un bombardamento mediatico costante, buonasera a tutti quelli che ascoltano un un notiziario o due per aggiornarsi sui fatti ma che non passano ere davanti ad un monitor di qualsiasi genere, buonasera a tutti quelli che sono addolorati per le vicende del mondo ma non si fanno mangiare il fegato da invidie e mugugni sterili su una qualche piattaforma virtuale, buonasera a chi stacca e si immerge in un libro ogni tanto per vedere mondi diversi e le evoluzioni dei tanti: “se fosse andata diversamente?”
Tempo di mostri, Fiume di dolore” di James Kahn.
Urania come al solito colleziona tutti questi “se” e li trasforma in libri a portata di tutti e ci racconta storie nuove e storie vecchie riviste con nuovi occhi.James Khan ci porta sul pianeta Terra ma un paio di secoli più avanti, un pianeta che stenteremmo a riconoscere perché sconvolto come al solito dalle tante guerre che l’umanità non smetterà mai di combattere perché è insito nella nostra natura cercare di sconvolgere e distruggere tutto.
Dopo vari sconvolgimenti siamo all’alba di una nuova era glaciale con i ghiacci che dal Polo si sono ormai spinti fino alla California; c’è stato il Big One e i contorni dei continenti sono irriconoscibili come le sue città sepolte dalla polvere e dall’avanzare del freddo nemico. L’umanità si è quasi sterminata da sola ma la sua volontà di rinascita è come al solito più forte di ogni disastro; ma i nuovi umani sono molto diversi da come li ricordiamo…..anzi? Siamo sicuri che siano umani??
Il libro comincia con un incontro tra vecchi amici, un triplice omicidio e un rapimento di gruppo da parte di creature che fino a ieri popolavano soltanto le favole o i nostri peggiori incubi: un Vampiro, un Grifone e un Abominio che è un incrocio mal riuscito tra un Troll, la carne in gelatina e un budino scaduto.
Il mondo è popolato in maggior parte da questi e da mille altri esseri che devono la loro nascita ai folli esperimenti genetici del passato che per divertimento, per compagnia o per guerra hanno ricreato tutto ciò che una volta esisteva solamente nei libri e nella fantasia e che adesso invece scorrazzano liberi per il pianeta degli uomini rapendoli e uccidendoli.
I nostri amici che si sono incontrati nelle prime pagine sono abbastanza eterogenei perché uno è un uomo e l’altro è un Centauro ai quali hanno appunto rapito le mogli e i figli e giurano di portare a termine una spietata vendetta….e si incamminano sulle loro tracce. Alla piccola compagnia, lungo il cammino, si aggiungono altri elementi: un Vampiro dal cuore d’oro, un gatto col dono della parola e gli occhi umani, un Farfello femmina (una specie di Trilly!!!), una Neurumana (umana col corpo sintetico ricreato in laboratorio) altre creature mitologiche o da incubo che seguono, aiutano oppure ostacolano questa specie di Compagnia dell’Anello.
Il viaggio sarà lungo e pericoloso e assomiglia molto ad un crossover fra l’Odissea e la Divina Commedia con venature horror….tutti sulle tracce dei rapitori alla ricerca dei loro cari portati al cospetto della Nuova Creatura nella Città Senza Nome.
Un libro che ti coinvolge fin da subito col suo incredibile bestiario, con i suoi scontri e con un’atmosfera cupa e avvolgente di un mondo da incubo. Una critica neanche troppo velata a non giocare con quelle cose delle quali non si conoscono le conseguenze come l’energia atomica o il DNA perché una volta aperto, il Vaso di Pandora, non può più richiudere. Au revoir!

Ste Dussoni

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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.