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Tutte le storie di fantascienza

di Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe, nato a Boston nel 1809 e morto a soli quaranta anni a Baltimora, è stato uno scrittore, poeta, critico letterario, giornalista, editore e saggista statunitense. Un vero e proprio influencer ante litteram è stato l’iniziatore del racconto poliziesco, della letteratura dell’orrore e del giallo psicologico.
L’editore Fanucci raccoglie in questo volume sedici racconti che possono essere ricondotti al genere fantascientifico ma, forse, il titolo è un po’ fuorviante in quanto sembrerebbero più racconti di avventura, horror, mesmerismo, reincarnazioni, al massimo con elementi di SF.

Lei crede che io sia un uomo molto vecchio ma non è così. Bastò un solo giorno per mutare in bianco il nero corvino dei miei capelli, per fiaccarmi le membra, per spezzarmi i nervi, così che tremo al minimo sforzo e ho paura perfino delle ombre.

Siamo nell’800 ma già allora il fascino della Luna, di cui celebriamo il cinquantesimo anniversario della conquista in questi giorni, si faceva sentire. I razzi di Von Braun erano ancora ben al di là di venire e quindi come si poteva arrivare lassù? In mongolfiera naturalmente!
Poe ci descrive minuziosamente , e anche un po’ noiosamente, i trabiccoli con cui fa viaggiare i suoi personaggi, che sia verso lo spazio o attraverso l’Atlantico:

…anche il suo aerostato era di forma ellissoidale. Lungo tredici piedi e sei pollici – era alto sei piedi e otto pollici, conteneva circa trecentoventi piedi cubi di gas che, nel caso di idrogeno puro, avrebbe sorretto ventuno libbre appena introdotto nell’involucro, prima di deteriorarsi o volatilizzarsi. Macchina e attrezzature pesavano complessivamente diciassette libbre – con un margine quindi di quattro libbre. Sotto il centro del pallone c’era un’intelaiatura di legno leggero, lunga circa nove piedi, ancorata al pallone stesso con la consueta rete.[…] La spirale consisteva in una asse formato da un condotto di ottone, cavo, lungo diciotto pollici, attraverso cui, lungo una semispirale inclinata a quindici gradi, corre una serie di fili d’acciaio, lunghi due piedi…

Le descrizioni scientifiche sono, poi, decisamente per appassionati:

E’ infatti semplicissimo calcolare, in base alle caratteristiche geometriche della sfera, quale enorme estensione di terra si stendesse sotto i miei occhi. Nella sfera, un qualsiasi segmento di superficie convessa sta alla superficie totale della sfera stessa come il seno inverso sta al suo diametro. Nel mio caso, il seno inverso – vale a dire lo spessore del segmento sotto di me – era pressoché equivalente alla mia elevazione, o alla elevazione del punto di visuale al disopra della superficie.

Per quanto le storie pubblicate in questo volume rappresentano senza ombra di dubbio una lettura essenziale per chiunque desideri viaggiare a ritroso verso la genesi della fantascienza volendo altresì comprendere la complessità della visione creativa di Edgar Allan Poe, non posso dire che la lettura mi abbia appassionato, probabilmente proprio a causa delle forzate descrizioni di cui sopra.

Gerardo Capaldo

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"Aequam memento rebus in arduis servare mentem" Amministratore di Booklandia.