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Terre Morte

di Nicola Pasa
Buonasera!!! Che cavolo ci faccio qua a quest’ora??? Niente di particolare ma visto che avevo la mattinata libera mi sono messo a leggere come un forsennato, o un condannato, e ho finito l’ennesimo libro come un tritatutto impazzito!!! Un tritatutto assetato di sangue…
Terre Morte” di Nicola Pasa.
Un bel horror era da tanto tempo che non lo leggevo e non pensavo che mi potesse entusiasmare così tanto come questo piccolo ma sanguinolento libro che trasuda umori da tutte le parti come il banco di un macellaio.
In alcuni punti piuttosto splatter con venature erotiche e anche hard core…roba bella spessa con tanta ciccia che sfrigola sulla griglia!!!
La pianura padana tra Mantova e Cremona è quanto di più triste e lugubre si possa immaginare, una terra piatta come una teglia da forno, d’estate calda uguale, e d’inverno popolata solo di fantasmi, brina e nebbia che nasce dalla terra e dalle migliaia di canali che la attraversano come vermi mollicci e che ho frequentato per un paio di mesi mentre lavoravo dalle parti di Sermide (MN)…una zona entusiasmante come una cripta, ripiena di mosche e zanzare.
In mezzo a questo nulla geografico dove il punto più elevato è l’argine di un fiume si può trovare qualsiasi cosa, da una nutria vagabonda a mille casolari abbandonati tra i pioppi, raggiungibili solamente percorrendo strade dritte e sterrate che sembra non vadano da nessuna parte e in questi luoghi si può nascondere anche il MALE! Una famigliola col camper si trova al calare della notte a dover chiedere ricovero in uno di questi non luoghi fatiscenti e spettrali, insieme a loro, ma in tempi diversi, arrivano una coppia in crisi che rimane appiedata e un’altra coppia di ragazzi in cerca di un genitore scomparso….tutti quanti approdano in qualche modo in quel luogo nefando dove troveranno quello che non si aspettavano….
Un horror truculento fatto di sesso, cannibalismo e colpi d’accetta dati a ripetizione e senza guardare troppo per il sottile….un po’ Hostel, un po’ De Sade, un po’ Le Colline hanno gli occhi, tanto Stephen King, Jabba the Hutt e un’Ape regina informe sono le fonti di ispirazione di Pasa che ci porta dentro terre davvero al confine tra la vita e la morte; e un finale molto a sorpresa dove si sentono solo mille dentini masticare voracemente… e il Condor …Pasa!

Ste Dussoni

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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.