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Ora e per sempre

di Ray Bradbury –
Buon pomeriggio!! E dopo aver camminato per 3 ore e 1/2 sulle pendici del Beigua fino a Pratorotondo eccomi di nuovo qua a giocare con la tastiera come se fosse un pianoforte e raccontarvi di una nuova lettura terminata questa mattina prima di partire: “Ora e per sempre” di Ray Bradbury.
Dalla copertina potrebbe sembrare un libro nuovo e qualcuno si domanderà da dove è uscito visto che il maestro Bradbury è ormai trapassato e vaga allegramente tra le sue amate stelle….il libro è del 2012, cioè di quando ha salutato questa terra e io l’ho colto proprio in quell’anno attratto come una falena verso la mortale luce di una candela.
Quindi è una rilettura! L’avevo letto e poi l’avevo prestato come al solito a mio padre ma purtroppo in quello stesso anno ci ha salutati anche lui e non aveva fatto in tempo a leggerlo ma in compenso era rimasto nella sua libreria e non mi era più venuta voglia di riprendermelo (e domani ce lo riporto).
In realtà sono due racconti nemmeno lunghissimi ma molto interessanti:
DA QUALCHE PARTE SUONA UN’ORCHESTRINA: Nel bel mezzo del nulla dell’Arizona esiste una piccola cittadina…Summerton, anonima quanto basta per essere beatamente ignorata da chiunque, anche dai treni che si fermano una volta ogni quando nella piccola e anonima stazione. Un bel giorno arriva in città un giornalista attirato anche lui da un qualcosa, da un sentore, un presentimento che lo ha preso e lo ha scaricato fra la polvere di questo posto dimenticato da Dio. Tanto dimenticato dall’Altissimo che i suoi abitanti non muoiono mai…

“Ogni libro è Lazzaro, no? E tu, lettore, aprendone la copertina, inviti Lazzaro a camminare. E lui torna a vivere, il libro vive ancora, le parole morte vengono riscaldate dal tuo sguardo”


LEVIATANO ’99: siamo nel 2099 e Ismaele Jones, primo ragazzo nato durante un viaggio spaziale e perciò vero figlio delle stelle, si sta per imbarcare sull’astronave Cetus 7 a caccia di comete. Ma il Capitano, folle e cieco, non sta inseguendo una cometa a caso ma una in particolare di nome Leviatano; un mostro cosmico che pare stia puntando dritta sulla terra con la seria intenzione di ridurla ad un ricordo. Il capitano l’ha già incontrata 30 anni prima ed è rimasto accecato allora dalla fulgida potenza di questo mostro bianco e abbagliante e la sta inseguendo senza sosta da allora. Bradbury riprende in chiave cosmica Melville e la sua Moby Dick trasformandola in una moderna ossessione che sconquassa e divora tutto ciò che incontra e come la bianca balena che solcava i mari tempestosi dietro a lei c’è il suo moderno Achab che non rinuncerà fino alla morte alla sua vendetta…

«Non è semplicemente una cometa. Questa è una pallida sposa dal velo fluente che torna per portare a letto il suo perduto sposo d’un matrimonio mai consumato. Non è incantevole, uomini? Basta guardarla per essere attraversati da divino terrore»


Bradbury è stato un maestro ed è inutile aggiungere altro!

Ste Dussoni

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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.