Nei silenzi delle parole

di Giuseppe Mancini –
Mi sono “scontrata” con questo libro guardando le storie di Instagram di una mia carissima compagna di letture. Aveva condiviso un paragrafo che mi ha letteralmente folgorato: in ogni parola, in ogni rigo era come leggere di me, della mia vita. 

«[…] purtroppo, io in passato mi sono imbattuta in tante persone sbagliate, che hanno reso il mio cuore non più abituato a certi bagliori. Sono stata depredata da persone intermittenti, che oggi c’erano e domani no, persone che si professavano amici, sulle quali credevo di poter contare e poi, nel momento del bisogno e quando meno me lo sarei aspettata, mi abbandonava o. Amici che, forse, lo erano solo nella mia immaginazione!» 

Raramente capita qualcosa del genere con un libro. “Nei silenzi delle parole” è la storia di Gabriel e Sophie, due anime affini che, purtroppo, si incrociano nel momento sbagliato della loro vita. Il romantico quartiere parigino di Montmartre fa da sfondo al loro incontro; l’intesa è così intensa che è quasi palpabile e i due, pur non conoscendosi, parlano di ogni cosa.  Più parlano, più aumenta la confidenza, più sentono che i loro pezzi pian piano ritrovano il loro posto, la loro armonia.
Per citare la quarta di copertina:

«Con alcune persone è come ritrovarsi dopo essersi aspettati a lungo. Nel silenzio si suonano le stesse note, si è come parti di un puzzle che combaciano e si completano.»

Due spiriti affini, come detto in precedenza, legati insieme dal filo rosso del destino, che li farà perdere e rincontrare a distanza di tempo.
È stato bello leggere di Gabriel e di Sophie, e di me in un certo senso.
Una storia che mi ha fatto ridere e sorridere, mi ha fatto sperare, mi ha fatto piangere, mi ha tenuto col fiato sospeso.
La scrittura di Giuseppe è curata, ogni parola è scelta con gusto e sapienza ed ha il suo peso in ogni parte della narrazione.
Molto scorrevole e appassionante, una lettura assolutamente consigliata. 

Anna Rita Coluccia