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La vampira della porta accanto

di Christopher Moore –
Buongiorno popolo dell’era del COVID-19!!! Come va la vita?? Come procede l’assuefazione a questa strettoia sulla strada della nostra vita che è passata da essere liscia e scorrevole come una grande highway americana e poi di colpo ci siamo trovati sulla Savona-Torino vecchio stile con tratti di Salerno-Reggio Calabria e sterrati  improvvisi. Sono tornato a lavorare da qualche tempo e sento molti discorsi e soprattutto sento voci che gridano alla dittatura perché le nostre libertà di movimento di godimento sono fortemente limitate da regole improvvisamente stringenti….dove sono finiti tutti quelli che invocavano strette autoritarie e ritorni improvvidi?? Perché tutti desideriamo ordine e legge ma di solito dovrebbero riguardare sempre altre categorie perché nelle dittature si sta bene solo quando si sta dalla parte giusta, e tutti desideriamo esserci; siamo sempre “noi” (io) e la GENTE (parola odiosa)….nessuno vuole sentirsi gregge, non siamo popolo bue ma ci innalziamo sempre un pelo sopra alla mandria…..e il COVID ha rasato i peli più lunghi.Scusate ma è una piccola riflessione personale. Veniamo al libro: “La vampira della porta accanto” di Christopher Moore.
Ritorna il californiano Christopher Moore con la sua San Francisco tenebrosa e pirotecnica; e ritornano tutti i suoi squinternati personaggi che popolano il sottobosco della West Coast che solitamente è scintillante come una bancarella di torrone e marzapane alla fiera del santo patrono.
Tornano ma in realtà arrivano perché questo è il primo volume della saga di vampiri e fantasmi di Moore solo che io ho il vizio di leggere a casaccio e sentimento e di non guardare la cronologia delle pubblicazioni, così di solito mi trovo a leggere a ritroso e a salti.
Un antichissimo vampiro attracca nella baia, ha 800 anni ed è ricco e annoiato, e durante una sera di caccia decide di giocare con la bella e affascinante Jodie e la vampirizza lasciandola poi nascosta in un cassonetto della spazzatura. Jodie si sveglia con una mano mezza ustionata dal sole del giorno (lasciata fuori apposta dal suo padrino delle tenebre per farle comprendere in fretta che qualcosa è cambiato in lei), è stordita e arrabbiata e anche molto sola; fino al giorno prima aveva una vita normale anche se non proprio come l’aveva sognata, e si arrabattava come tutti fra le pieghe della vita…..e adesso è tecnicamente morta, ma non troppo.
Ha bisogno di trovarsi una sistemazione e di un tuttofare che gli sbrighi le faccende diurne che le sono precluse, ha dalla sua il fascino vampiresco e quello di una bella donna dai fluenti capelli rossi e dalle lunghe gambe. Nel frattempo è arrivato in città Tommy Flood dall’Indiana carico di sogni e speranze, vuole diventare uno scrittore e nel frattempo deve mettere insieme pranzo e cena e alla fine trova lavoro come scaricatore notturno in un grande supermercato assieme alla più folle compagnia di colleghi che si possa immaginare. Una banda di matti assoluti che si fanno chiamare “Gli Animali” e hanno la passione per il Turk-Bowling….ovvero giocare a bowling fra gli scaffali del negozio lanciando tacchini surgelati contro birilli fatti con i detersivi; oltre a quello ne combinano di tutti i colori ma sono anche un gruppo affiatato che condivide tutto.
Tommy incontra Jodie e inizia la più stravagante storia di amore e convivenza che si possa immaginare mentre San Francisco si colora di tinta sangue grazie ai colpi del grande vecchio succhiasangue che la cosparge di cadaveri e di indizi che portano ai nostri due piccioncini.
Entrano così in scena due sgangherati poliziotti sull’orlo della pensione e un eccentrico barbone che si fa chiamare L’Imperatore di San Francisco e Protettore del Messico e che gira con due cani di razza misto-lana che gli fanno da guardie del corpo.
È il solito incredibile circo di Moore….si ride tantissimo perché il californiano è capace a scrivere ma non può essere mai serioso, non ce la fa, si diverte troppo a creare situazioni e personaggi che rasentano la follia, ed è questo che mi piace!!! Questo è il suo penultimo libro che mi rimaneva da leggere, ne ho ancora uno e poi ho completato la lettura di ogni suo volume e non mi pentirò mai di ringraziare chi me lo ha consigliato un po’ di anni fa durante una delle mie partecipazioni alla Fiera del Libro di Torino….è stata una folgorazione!!!
Torno un attimo a bomba al racconto per dirvi che Moore tra le righe nasconde qualcosa di più di un semplice passatempo fra personaggi assurdi perché invece ci racconta di uomini che normalmente non vedono la luce in una città così luminosa; ci parla di emarginati, homeless, solitudini, emigrati e sognatori, ci parla del lato oscuro che tendiamo a nascondere spegnendo la luce per fare finta di non vederlo….e con il vecchio vampiro ci ricorda che per qualcuno saremo sempre una mandria, per i succhiasangue siamo semplicemente bestiame…..
Buona giornata.

Ste Dussoni

La vampira della porta accanto

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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.