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La macchina del tempo

di Herbert G. Wells –
Buon giorno!! Piove, il cielo è grigio e tutto è ovattato….cosa c’è di meglio che leggere un libro e lasciarsi cullare dai Dire Straits??? E in questa atmosfera ottocentesca ritorna la grande fantascienza, quella degli esordi, quella dell’epoca in cui la tecnologia era la nuova divinità che avrebbe portato benessere sociale e avrebbe cancellato le disuguaglianze. In quell’epoca nacquero i grandi scrittori del genere: Jules Verne e questo signore qua….. H.G. Wells – “La macchina del tempo“.
Lo scrittore ci ha già regalato in passato altre due chicche: La Guerra dei Mondi (letta qualche tempo fa) e L’Isola del Dottor Moreau che prima o poi riproporrò perché l’ho letta molti anni fa e dorme nella libreria. La Macchina del Tempo mi mancava e l’ho trovata questa primavera alla Fiera del Libro di Torino e vediamo dove ci porta. Il Viaggiatore del Tempo è il classico scienziato di fine secolo: eccentrico, aristocratico, danaroso, e curioso che si diverte a fare lo scienziato ma è ancora un po’ alchimista e arriva alle scoperte in maniera molto casuale e senza seguire un filo logico; di solito il suo studio è polveroso, magari nelle cantine del palazzo avito tra fili e bottiglie di formalina…. …e per caso costruisce una macchina del tempo mettendo assieme oggetti improbabili, legno, ferro e zanne d’elefante, e il tutto, incredibilmente, funziona!!!! (e assomiglia terribilmente ad una motocicletta) Una sera invita a casa un gruppo di amici e lascia detto di cominciare pure la cena anche in sua assenza che lui, comunque, arriverà a breve. In effetti arriva ma sembra atterrato dalla luna, sporco, impaurito e affamato di carne, infatti afferra quasi con violenza una coscia di montone e lo addenta come se da quello ne dipendesse la sua vita; poi inizia a raccontare…. Ne arriva dall’anno 802.701 ed è a dir poco sconvolto. Nel pensiero positivo di inizio ‘900 il futuro doveva essere una evoluzione costante che avrebbe portato un continuo miglioramento e ad un mondo fatto solo di scienziati e filosofi…. Andando avanti così tanto pensava di trovare l’Arcadia. In effetti si materializza nella valle del Tamigi (il suo spostamento è stato solo temporale ma il luogo fisico è lo stesso) che non è più urbanizzata dalla Londra di partenza ma è ritornata ad essere verde e bucolica. Si imbatte cosi nella popolazione degli Eloi che sono piccoli esseri umani carini e sorridenti e un pochino abbelinati che vivono di frutta, vestono leggeri perché vige un’eterna primavera, e non fanno altro che giocare tutto il giorno come l’antica nobiltà di corte, e hanno il terrore del buio. Il Viaggiatore è contento ma anche insospettito da una strana costruzione a forma di sfinge che si erige sul paesaggio e da pozzi molto profondi che punteggiano la valle e da cui pervengono rumori sordi. Pensando di essere arrivato in paradiso il Viaggiatore scende dalla macchina del tempo e se ne dimentica finché non scopre che gli è stata rubata e che forse è stata trasportata all’interno della sfinge di bronzo…. chi l’ha presa??? E come la recupero visto che non voglio rimanere 800.000 anni avanti? Si avventura così in uno di questi pozzi e scopre l’orrenda verità: sotto terra vivono i Morlock che non sono altro che esseri umani trasformati in specie di Gollum bianchicci e viscidi che si occupano di mantenere in vita tutte le macchine e tutti gli apparati che una volta erano sotto a Londra e riforniscono di vestiti e oggetti i sovrastanti Eloi ma in cambio richiedono che essi facciano loro da cibo….i Morlock sono cannibali e gli Eloi sono il loro bestiame!!! Il viaggiatore recupera la macchina del tempo e sfugge per un soffio ad un triste destino e squarcia il velo sul futuro e sulle insidie che potrebbe nascondere…. Un romanzo potente (che non finisce con la fuga sennò vi avrei raccontato tutto) che parla di futuro, di immaginazione, e di paure ataviche.

Ste Dussoni

la macchina del tempo
La Macchina del Tempo – Introduzione (H.G. Wells) – Audiolibro
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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.