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La grande ignoranza

di Irene Tinagli
Buon giorno a tutti!!!
A questo giro ho deciso per una volta di cambiare genere letterario e supporto, così sono passato ad una autrice politica e sul Kindle….. tanto per uscire dal tran tran 😉
Partiamo dalla genesi per dire che ho accolto il suggerimento dalla televisione e mi sono fatto consigliare dalla Corrado Augias che ogni tanto seguo e apprezzo per la sua eleganza e per il suo modo di condurre senza urlare.
Irene Tinagli era ospite della trasmissione e presentava il suo libro e ne discuteva col conduttore e mi ha incuriosito.
La signora in questione è una stimata professionista ed è anche stata parlamentare ai tempi del governo Monti all’interno della sua formazione politica per poi confluire, allo scioglimento della stessa, nelle file del PD, per poi uscirne definitivamente e tornare alla propria professione.
Il libro propone una analisi della qualità di chi ha governato il paese in passato per arrivare a chi lo governa oggi; le valutazioni vanno dai titoli di studio fino alle metodologie di scelta dei candidati all’interno del sistema partitico. Si guarda come si lavorava ai tempi della Prima e Seconda Repubblica per confrontarlo con l’attuale Terza.
La Tinagli fa un po’ la storia di come si sono mossi nel tempo i leader e di quali qualità dovevano essere portatori i subalterni per essere eletti e riconfermati …e non sempre la logica vince.
Anche il modo di proporsi dei partiti è cambiato perché è cambiata la società e sono cambiati i media arrivando fino ai tempi di internet e di Facebook.
La formazione dei governi poi è sempre stata una fase molto alchemica fatta di logiche spesso incomprensibili e oscure per accontentare o per illudere.
Un altro argomento toccato dalla Tinagli riguarda l’elettorato e la sua capacità di scelta tra le tante proposte politiche; si scava e si confrontano altri sistemi elettorali per capire se il difetto delle democrazie sta nell’alto o nel basso e come si possa rimediare e risolvere.
Anche l’economia è un tasto dolente perché è fatta spesso di slogan e di manovre fatte per accontentare senza pensare poi ad eventuali conseguenze e ignorando ogni possibile analisi.
Il fatto che poi al governo giungano amici e fedelissimi invece dei presunti uomini di qualità la dice lunga sui risultati, e soprattutto che nessuno di quelli che promettevano epocali rinnovamenti poi l’abbiano effettivamente mantenuto.
Il libro alla fine porta una chiosa nemmeno troppo nascosta sul fatto che si stia andando sempre più verso governi fatti da persone incompetenti e approssimative.
Ora chiudo io:
l’autrice essendo stata in area di sinistra esprime un parere ovviamente negativo sul presente ma lo fa comunque in maniera elegante perché se non altro argomenta il pensiero e fa dei confronti ragionati e non per partito preso.
Comunque non nega che quello che abbiamo avuto prima sia stato tutto oro e, anzi, molto di quanto è stato fatto sarebbe da buttare.
In ogni caso è vero che c’è un livellamento verso il basso di tutta la casta ma non è un fenomeno attuale perché è da parecchie legislature che stiamo declinando e da molto prima dell’avvento di cavalli e cavalieri
In definitiva il vero nocciolo della questione è che la politica è specchio del paese…. di tutto!
In definitiva un buon libro di analisi che sa essere pure abbastanza obbiettivo nei suoi giudizi mentre me lo aspettavo più schierato; senza infamia e senza lode e comunque aiuta a farsi un’opinione lontano dalle urla (spesso da pescivendoli) di internet.

Ste Dussoni


Irene Tinagli “La grande ignoranza”

La grande ignoranza
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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.