fbpx

La galassia dei dementi

di Ermanno Cavazzoni –
Buon giorno!!! Rieccomi di nuovo qua a raccontarvi di storie narrate da altri di cui io mi faccio modesto araldo e cerco, con i miei modi non sempre ortodossi, di portarvi con me e magari incuriosirvi in questo mio letterario divagare. Stupidaggini da clausura forzata!!Si! Sono ancora agli arresti domiciliari in attesa di tornare ad una vita quantomai simile a quella precedente ma so che non sarà una ripartenza immediata da centometrista ma piuttosto una camminata sfiatata su per una salita di montagna sul ghiaccio e con le scarpe lisce…..ma abbiamo tempo e l’importante e non fare gli eroi pensando che la bufera sia alle spalle; nel frattempo leggo interrotto solo dalle pause per i bisogni primari e dalla voce (oggi piuttosto insistente) degli appelli a stare in casa delle forze dell’ordine che assomigliano in maniera inquietante agli appelli degli alieni invasori: “siamo vostri amici….”
E vi presento: “La galassia dei dementi” di Ermanno Cavazzoni.
Come ho trovato questo libro??? In maniera quasi casuale visto che avevo digitato su Google la parola “galassia” ma solo per cercare un’immagine wallpaper della Galassia di Asimov per aiutarmi a inquadrare l’Impero e tutti i pianeti toccati durante la lettura di Fondazione e Terra, e mi è spuntato questo che mi ha attirato per il suo titolo originale e perché prometteva una fantascienza comica sulla falsariga di molti classici del genere.
Siamo nell’anno 6177 d.r. (dopo la ruota), più o meno in Italia e all’incirca tra Bologna e il Polesine; la Terra è stata devastata da un’invasione aliena che ha raso al suolo qualsiasi città e ha riportato l’umanità ad uno stato semibrado e molto poco civile. La guerra è stata combattuta principalmente dai robot che però non sono stati in grado di difendere il mondo in maniera efficace e molti di loro adesso vagano senza meta e ordini per le pianure assolate. I pochi uomini superstiti sono divisi in due categorie: i semicivilizzati che sono delle immense palle di lardo inamovibili e sono serviti da innumerevoli droidi specializzati; poi ci sono quelli ridotti allo stato primitivo che vagano per i campi in cerca di cibo e donne; le femmine vivono invece asserragliate in quello che rimane delle antiche città in specie di comunità matriarcali dove vivono tutte assieme e hanno al loro servizio un unico maschio per la riproduzione che le deve soddisfare sessualmente finché non viene sostituito per il naturale esaurimento. La sostituzione avviene tramite una macabra lotteria fatta con i maschi affamati che si accampano sotto le mura cittadine in attesa di soddisfare le proprie voglie primitive.
Nel frattempo tutte le macchine che non hanno più padroni vagano senza una meta in cerca di qualcosa che assomigli ad una casa (chiamata Libera terra ) o ad una specie di famiglia dove ricaricarsi e condurre una vita robotica soddisfacente. Robot di ogni tipo da quelli domestici a quelli sessuali a quelli da guerra, e di generazioni lontane nel tempo, a volte semidistrutti e spesso mentalmente instabili come gli MM.
Prima della grande catastrofe aliena il mondo correva felice sui binari della civiltà più tecnologica possibile e su tutti vegliavano i 7 Robot Immortali (gli MM) che dirigevano le produzioni e distribuivano cibo e servizi a tutti quanti in modo che non venisse mai a mancare nulla; ma gli Immortali erano anche superbi e permalosi e visto che l’umanità, a loro dire, non gli rendeva i giusti omaggi, avevano deciso di abbandonare tutti al proprio destino e così, ad un guaio se ne è aggiunto un altro. Ma adesso vorrebbero ritornare a regnare e hanno i loro piani….Tutto ciò mentre gli alieni ancora scorrazzano per i cieli di questa terra ridotta ad uno sfacelo e piano piano preda della natura più selvaggia, di uomini abbruttiti, di macchine arrugginite e esperimenti genetici di ogni tipo piuttosto raccapriccianti.
Un romanzo dal quale sinceramente mi aspettavo di più, che un pochino mi ha deluso perché non c’è una storia unica ma tante storie che si intrecciano ma che spesso non hanno inizio e fine molto chiari. I capitoli a volte ripartono come se non fossero stati scritti secondo un progetto unitario ma in maniera casuale portando citazioni e note che non sempre hanno senso o che lo trovano molte pagine dopo…..e troppe ripetizioni inutili e ridondanti.
Il finale, che dovrebbe essere poi la logica conseguenza di tutte le storie messe in piedi sembra essere invece costruito in fretta e furia per chiudere un libro che dava l’idea  potersi prolungare all’infinito in una sequenza di capitoli collegati in maniera flebile. Ho un po’ l’amaro in bocca…

Ste Dussoni

La galassia dei dementi

Ste Dussoni
Seguimi
Latest posts by Ste Dussoni (see all)

Ste Dussoni

"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.