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Il pianeta proibito

di W. J. Stuart –
Buon giorno!!! Nemmeno il tempo di digerire Artù nella versione cover extralarge che mi rituffo nello spazio profondo! “Il pianeta proibito“! Un libro che è in realtà un film perché nasce successivamente alla pellicola; oggi è un evento che succede sempre più spesso con la traduzione in film dei videogiochi ma negli anni ’50 invece accadeva più raramente come ad esempio nel caso di “Progetto Quatermass” di Nigel Kneal. (Ho a casa la sceneggiatura, trasformata in libro, dei tre episodi originali di Guerre Stellari -Una nuova speranza, L’impero colpisce ancora, Il ritorno dello Jedi- e ammetto che è godibilissima)
Il film è del 1956 ed ebbe anche un buon successo e pare che la trama ricalchi “La Tempesta” di Shakespeare ma non ho la conoscenza dell’opera e pertanto non mi permetto di giudicare. Il racconto nasce dalla spedizione dell’astronave C-57-D verso la stella Altair nella costellazione dell’Aquila con la missione di recuperare l’equipaggio, o i suoi eventuali resti, della precedente nave Bellerofonte della quale non si hanno più notizie.
I nostri eroi raggiungono in un sol balzo il pianeta Altair-4 che ha un’atmosfera respirabile, è verdeggiante e gradevole; ma quando raggiungono l’orbita e provano a mettersi in contatto con la perduta Bellerofonte vengono trovati dall’unico superstite che è il Dottor Edward Morbius che li mette in guardia e li consiglia di non scendere per non incorrere in guai peggiori.
Il comandante Adams fa lo gnorri e atterra lo stesso. Dopo qualche resistenza Morbius accetta di incontrare Adams con due dei suoi uomini e li manda a prelevare tramite il suo fido e inquietante servitore che è il robot Robby. A casa del loro ospite vengono accolti anche dalla bellissima e bionda Altaira che è la figlia di Morbius e che fa girare la testa a tutti quanti comprese piante, animali e minerali.
Così scoprono che Altair-4 era abitato in precedenza da un’antica popolazione aliena chiamata Krell che è sparita da un giorno all’altro per colpa della sua voglia assomigliare a Dio e sono stati puniti in maniera violenta e disumana. Ma i Krell hanno lasciato un’eredità di tecnologie e conoscenze mica da ridere che sono tutte in mano a Morbius che fa un po’ il pesce in barile e non la racconta giusta specialmente quando cominciano a verificarsi strani eventi e iniziano a morire in maniera orribile i primi soldati. E allora…… Un romanzo che nasce da un film potrebbe sembrare un’eresia o si potrebbe pensare che abbia poco spessore perché di solito una sceneggiatura non è molto ricca di particolari, eppure questo è un vero romanzo che cattura e crea suspense e come pochi altri ed è davvero inebriante.
A dispetto di molti altri libri qui non c’è un significato nascosto ma solo buona fantascienza e intrattenimento puro.

Ste Dussoni

il pianeta proibito

Sul pianeta dunque c’erano esseri viventi. E una civiltà. La radio gracchiò. Poi:
“Qui parla il dottor Morbius” disse una voce.
L’incrociatore spaziale rispose subito: “Siamo venuti a salvarvi. Scendiamo tra pochi minuti”.
Ma la voce dello scienziato ribatté, secca: “Non occorre il vostro aiuto. Non scendete. Potrebbe essere disastroso!

Il pianeta proibito – clip
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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.