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Gli dei di Marte

di Edgar Rice Burroughs –
Buonasera!!! Eccomi qua nel cuore della notte a parlarvi di letture come un carbonaro parlava di liberare l’Italia dal giogo austriaco nel silenzio e nel fumo di oscuri riti iniziatici. Un bell’inizio truce apre sempre i cuori! Come va con l’allentamento del confinamento da pandemia??? Avete cominciato a prendere confidenza col sole dopo la resurrezione? Io già da un po’ ho ripreso a lavorare e ho anche approfittato del via libera per ritornare anche in bici e a camminare per sentieri anche se adesso sono quelli più vicini a casa; per fortuna avevo la cyclette e ho cercato di mantenere un minimo di attività muscolare che non fosse solo quella mandibolare o peristaltica. E dopo di ciò veniamo al libro di stanotte:
“Gli dei di Marte” di Edgar Rice Burroughs
Un vecchio libro a 1000 £ pescato a solo 1 Euro ad una mega svendita a Nichelino, e loro ci hanno sicuramente guadagnato perché il valore pagato è il doppio dell’originale. Ma tralasciamo il particolare economico e veniamo a noi. Burroughs è uno scrittore eclettico e per chi non lo conoscesse è il papà di Tarzan e di John Carter che è il protagonista di questo volumetto.Si tratta del secondo capitolo dedicato a Capitano Carter che nel romanzo “Sotto le Lune di Marte” si era addormentato in una caverna e si era trovato catapultato sul pianeta rosso che invece di essere deserto e desolato era popolato dal molte razze di umanoidi bellicosi e battagliere; aveva sfruttato ottimamente la sua intelligenza e la sua forza fisica superiore e da prigioniero era diventato principe, si era innamorato e aveva salvato il pianeta da una catastrofe immane….ed era svanito nel nulla. Dopo 10 anni ricompare improvvisamente per vivere un’altra incredibile e pirotecnica avventura dove dovrà affrontare nuovi nemici sempre più crudeli e astuti… e sempre più numerosi! Scoprirà che Marte è sede di un culto vecchi di millenni che vuole ogni anno un tributo di sangue donato da pellegrini ignari che si avventurano in un mistico Cammino di Santiago per poi finire in pasto a tribù che di divino hanno ben poco e che invece sono, più realisticamente, cannibali!!! Ma andare contro gli dei non è mai una passeggiata di salute e porta sempre con se nefaste conseguenze.
Carter inizia il suo nuovo capitolo fra i pericolosi Uomini Pianta e finirà per combattere una guerra civile planetaria tra una mezza dozzina di razze colorite e assetate di vendetta e di carne succosa e calda da gustare. Un fantasy?? Non proprio e nemmeno fantascienza, Burroughs ha uno stile tutto suo che mescola in maniera pirotecnica entrambi i generi senza mai farti capire quale è il suo preferito; mischia tutto e tira fuori un colpo di scena dopo l’altro grazie alle prodezze del suo Capitano che all’ultimo minuto trova sempre un’insperata via d’uscita da qualsiasi trabocchetto gli si pari davanti. Quasi un supereroe!! Ma in fondo è un libro di avventure e fantasia ambientato su un pianeta normalmente morto che non avrebbe molto da raccontarci o da entusiasmarci……meglio immaginarselo così e vivere un’avventura mirabolante piuttosto che annoiarci con paesaggi rocciosi e freddi. Buonanotte!

Ste Dussoni

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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.