Garibaldi a Gettysburg – Ritorno a Gettysburg

di Pierfrancesco Prosperi –
Buonasera!!! Uffa! Questa sera volevo essere a casa un po’ prima per darvi con calma questa recensione e invece sono di nuovo di corsa perchè c’era l’autostrada chiusa e mi sono dovuto infilare nel solito caos dell’Aurelia e poi ho trovato un camionista toscano in difficoltà con le strade e stradine genovesi e ho provato ad aiutarlo ad arrivare almeno sulla via principale…poi però l’ho abbandonato al suo destino ma senza cattiveria; spero che sia uscito dall’ultima rotonda…
Garibaldi a Gettysburg – Ritorno a Gettysburg” di Pierfrancesco Prosperi.
Un volume di Urania e Garibaldi…..cosa hanno in comune??? Parecchio!!! Ma partiamo da Prosperi che se uno qualsiasi come me si mette cercarne un minimo di biografia scopre che non è certo l’ultimo arrivato nel mondo della fantascienza e anche di molto altro. Uno che ha scritto parecchio e ha anche collezionato qualche premio importante per svariate pubblicazioni non solo a tema fantascientifico….e io che invece mi aspettavo un parvenue!!! Beh!!! Se è finito nella serie “Collezione” potevo anche subodorarlo che avrei potuto incappare in qualcosa di più…
Quindi veniamo a Garibaldi che nella storia reale avrebbe dovuto partecipare, fra le tante cose, anche alla Guerra di Secessione americana ma per un malinteso e per le manie di protagonismo di uno degli inviati di Washington questa ipotesi non si è mai avverata e perciò è rimasto l’Eroe dei due Mondi ma mutilo del nord America. Prosperi è uno che invece naviga spesso nelle tempestose acque dell’Ucronia, cioè di quella branca della SF che si occupa principalmente dei tanti “se fosse stato” della storia, cioè di tutti quei bivi che il fluire del tempo ha superato e che ci ha portato ad essere qui con la nostra realtà. Altri scrittori hanno provato ad immaginare sviluppi differenti per futuri alternativi dove magari l’Impero Romano non è mai morto, Napoleone ha conquistato la Russia e il Terzo Reich è diventato (ahimè) padrone dell’Europa….e molte altre deviazioni immaginabili.
Gettysburg è stata una battaglia fondamentale per la Guerra Civile Americana e ha segnato l’inizio della fine dell’esercito confederato surclassato dalla potenza militare e industriale del Nord mentre loro avevano soltanto il cuore da lanciare oltre l’ostacolo e tutti sappiamo che è stato schiacciato senza pietà; se poi volete farvi un’idea di cosa sia stato il dopo basta che vi leggiate Via Col Vento e ne avrete un’idea abbastanza realistica. Ma se qualcosa avesse invece scombussolato le carte??? Se invece del Nord avesse vinto il Sud???Andrea Venier è un professore di storia di Venezia (Italia), una persona pacata, abitudinaria e tranquilla che viene mandata in America perchè esperto sulla figura di Garibaldi e viene assunto temporaneamente come consulente per realizzare un film sul focoso e battagliero nizzardo, un film di storia alternativa. Al suo ritorno, in aeroporto, acquista un libro che parla però di come Garibaldi ha combattuto e perduto la battaglia di Gettysburg……ma se non c’è mai stato???….poi si addormenta. Il suo ritorno a casa è traumatico perchè quello che conosceva è sconvolto: Venezia ora si chiama Venedig e l’amministrazione è austriaca, l’Italia unita esiste ma non ha mai combattuto la Prima Guerra Mondiale e il triveneto è parte della Repubblica Federale governata da Vienna e tutto è bilingue…. e qualcuno lo sta inseguendo. Eppure Venier ricorda benissimo quale era la vera storia ma tutto attorno a lui è cambiato, rivoluzionato, stravolto e il nostro uomo è impaurito ma anche deciso a fare chiarezza sui perchè e sui percome, il problema è che ogni volta che prova a raccontare ciò che per lui è normale viene preso per pazzo o per un visionario, o almeno per un appassionato di fantascienza.
Inizia più o meno in questi termini il primo romanzo ma il secondo non si può disgiungere perchè è praticamente la sua continuazione e senza non potrebbe vivere perchè non avrebbe un filo logico chiaro; comincia così un andirivieni incredibile fra Venezia, Milano, la California, l’Italia, Gettysburg e il terzo reich; tra spie, doppiogiochisti, patrioti, salti nel tempo, poliziotti e complottisti vari pagati da Vienna e da Berlino; un quadro che all’inizio sembra fumoso e che via via prende vita e colore in maniera incredibilmente lucida, dove tutti i paradossi vengono svelati ma non tutti rientrano al loro posto originario, e lì sta il bello.
Un uso sapiente del Butterfly Effect che rende plausibile qualsiasi cosa anche un Garibaldi indeciso e titubante. Grande libro!!!!

Ste Dussoni

Garibaldi a Gettysburg - Ritorno a Gettysburg