Fiori sopra l’inferno

di Ilaria Tuti –
Amici lettori e non, buon pomeriggio. Anche oggi vi parlo di una lettura completata il mese scorso: “Fiori sopra l’inferno“, romanzo d’esordio di Ilaria Tuti pubblicato da Longnesi nel 2018.
La vicenda si svolge a Travenì, un piccolo paese sulle Dolomiti: nel bosco viene ritrovato il cadavere dell’ingegnere Roberto Valent a cui sono stati cavati gli occhi. Questo non è l’unico dettaglio raccapricciante: accanto al corpo, uno strano feticcio simile a uno spaventapasseri sembra sia stato messo di proposito quasi a osservare la scena.
L’omicidio dell’ingegnere Valent non sarà l’unico a turbare la tranquillità del paesino; delle indagini per scovare il colpevole se ne occuperà il commissario Teresa Battaglia con il suo team che vede aggiungersi un nuovo arrivato: l’ispettore Massimo Marini.
Il commissario Battaglia si impone con la sua sicurezza e il suo “metodo”, facendo passare l’ispettore Marini come inesperto nel campo delle indagini. Tuttavia l’ispettore cercherà in ogni modo di dimostrare le sue capacità e il suo essere degno di far parte della squadra.
Non nascondo che la lettura non è stata semplicissima, per quanto mi riguarda: troppi sbalzi temporali che non riuscivo a collegare nell’immediato con il resto della storia. Con il procedere della narrazione mi sono resa conto che i flashback erano necessari a comprendere parte degli eventi. Mi è piaciuto molto il modo in cui l’autrice ha descritto la mentalità del paesino (tutti conoscono tutti e sono pronti a proteggersi l’un l’altro); mentalità presente anche nel gruppetto di bambini, figli di alcune delle vittime, che hanno un legame molto forte tra loro, pronto ad evidenziare l’importanza della loro amicizia: gli amici altro non sono che la famiglia che ti scegli.
Mi è piaciuto anche come l’autrice ha delineato e strutturato i personaggi. L’unica cosa che non mi è piaciuta molto è stata l’impostazione della storia, ma solo perché io non vado molto d’accordo con i flashback.
Sicuramente leggerò anche gli altri due volumi che vedono sempre come protagonista il commissario Battaglia. Intanto mi impegno a smaltire la pila del “non letto” (ahimè sono un’accumulatrice di libri).
Alla prossima! 

Anna Rita Coluccia

Fiori sopra l'inferno