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Carlo V: Un sovrano per due mondi

di Guido Gerosa –
Buonasera, eccoci di nuovo qui in una fase nuova di questo lungo lock-down che ci ha portati fino alle soglie di maggio e che forse sta per ammorbidirsi. In Liguria, nonostante i numeri siano ancora abbastanza allarmanti o comunque non così rassicuranti come vogliono farci intendere, ci sono state le prime aperture e abbiamo cominciato a poter praticare sport e a passeggiare almeno nelle località e nelle strade meno affollate, o quantomeno si va alla ricerca di queste opzioni (ovviamente ci vanno tutti e quindi c’è più folla di quanto si spera anche se siamo tutti indigeni). Speriamo di non dover rientrare in casa di corsa con nuove disposizioni di confinanmento. Cosa rimpiangeremo di questi giorni di blocco??? Personalmente il silenzio delle strade….l’uomo per sua natura è rumoroso, deve segnalare la sua presenza, deve fare rumore!!! Strade vuote, poche voci quasi sussurrate….un sogno!! E niente traffico inutile…si perché ci siamo abituati male anche in quel senso, adesso abbiamo scoperto che per fare la spesa non è necessario raggiungere il supermercato che sta due regioni più avanti, il giornale e il pane si possono trovare anche se si va a piedi e si può passeggiare senza intasare strade e autostrade, ma di tutto ciò non resterà memoria e torneremo a viaggiare inutilmente, purtroppo. E il silenzio aiuta la riflessione e la lettura….
Carlo V: Un sovrano per due mondi” di Guido Gerosa.
Il 1500…..ovvero il XVI secolo!!! Epoca grandiosa, c’è stata la scoperta dell’America da poco e l’Europa si avvia ad un periodo di eventi e personaggi di levatura incredibile come mai nella storia e si sta entrando nel Rinascimento. Sarà il secolo delle grandi scoperte geografiche e e dell’esplosione dell’arte in tutte le sue forme e anche di guerre e sconvolgimenti politici di portata immane. Carlo V nasce a Gand ed è un Asburgo (Absburgo è la scrittura corretta ma per semplicità usiamo la forma italianizzata), è nato in Borgogna in una corte magnifica dove tutto è bello e dove tutto porta al mito della cavalleria medievale con le sue galanterie e le sue riverenze. È figlio di grandi sovrani ed è destinato ad essere l’erede di tutto!!! Gli Asburgo per gli italiani sono gli imperatori dell’Austria-Ungheria e i padroni del Lombardo-Veneto e quindi nemici perché occupanti le terre irredente, ma adesso è ancora presto per pensare a quel periodo; in quest’epoca sono padroni del Sacro Romano Impero, della Spagna, dei Paesi Bassi (Olanda e Belgio costituivano un’unica provincia), delle terre Austriache, della Borgogna e di mille altri ducati e contee in Europa. Erano una delle famiglie più in vista e potente del continente e lo erano diventati trami una lunga sequela di matrimoni abbastanza azzeccati.
I matrimoni tra le case regnati non sono una novità e venivano celebrati spesso dovunque allo scopo di creare alleanze, paci e eredità se possibile e quindi avevano generato una moltitudine di incroci che avevano portato il nostro Carletto ad essere in procinto di regnare in ogni vicolo o quasi.
Questa mania dei matrimoni però ha dei risvolti ai quali nessuno a mai pensato perché spesso si parla di unioni tra cugini, zii e nipoti che alla lunga avrà effetti deleteri sul sangue dei contraenti e allo scoppio della Prima Guerra Mondiale tutte le famiglie europee erano in pratica un’unica famiglia tra vicini e lontani.
Carlo eredita per prima la Borgogna, poi la Spagna con tutto il suo impero americano e oltre ed infine, grazie ai soldi dei Fugger, si fa anche eleggere Sacro Romano Imperatore e così diventa il vertice di una piramide enorme, di un impero sul quale “non tramonta mai il sole”. Per chi non lo conosce potrebbe essere il solito monarca assoluto che scatena guerre a capriccio, stolido e arrogante e con l’unico obbiettivo di inglobare terre e ducati calpestando ogni cosa. Ma Carlo è un po’ diverso, non è certo un democratico, ma si circonda di grandi consiglieri e ascolta comunque quegli abbozzi di parlamenti che cominciavano a perdere forma come le Cortes spagnole.
Si reca di persona in tutti i suoi possedimenti (tranne in America) e vi si installa per anni cercando di mediare e creare. Ma deve anche affrontare innumerevoli guerre perché l’Europa di allora era bellicosa e sempre in rivolta e se non era per le smanie dei sovrani lo era per la fame della sua popolazione.
I nemici a Carletto non mancavano, come non mancavano le donne e il cibo di cui era ghiotto in una maniera quasi scandalosa (sia donne che cibo e vino)….Il nemico principale fu Francesco 1° di Francia che possiamo definire “un gran figlio di buona donna”, sempre pronto ad attaccare e fare dei voltafaccia memorabili dopo sontuosi accordi di pace subito disattesi. Definito “Cattolicissimo” si alleò in maniera quasi perenne col Gran Turco Solimano per poter dare fastidio in eterno a sua maestà…il tutto nasce dall’elezione imperiale alla quale mirava anche lui ma che aveva perso per un soffio e da allora non glie l’ha mai perdonata.
In Inghilterra c’era Enrico VIII che già cambiava mogli come i calzini e si intrigava anche delle faccende continentali anche lui per rompere le uova nel paniere al nostro protagonista; e poi una lunga lista di papi che portavano avanti le doppiezze medievali della guerra tra guelfi e ghibellini ….e pure i saraceni che scorrazzavano su e giù per il mediterraneo devastando le città costiere e facendo razzia di uomini, donne e bambini per gli harem del sultano e del Bey.
E come ciliegia sulla torta spunta Martin Lutero!!! Perché non ce n’era abbastanza!!! Carlo era profondamente cattolico e anche un po’ mistico, sognava l’impero universale di Carlo Magno e voleva l’unità dei cristiani sotto le sue insegne oltre a desiderare ancora una crociata da lanciare contro gli Ottomani che in quell’epoca puntavano a Vienna e avevano inglobato tutta l’Ungheria; purtroppo da quel punto di vista tutto andrà in frantumi con l’arrivo della Riforma  che scatenerà un vero pandemonio in tutto il continente; e dopo Lutero ci saranno anche Zwingli e Calvino….ed Enrico VIII si farà una chiesa per gli affari suoi pur di potersi sposare a ripetizione con chi voleva lui.
Guerre dappertutto per un uomo che voleva invece regnare in pace o almeno ci sperava fortissimamente; la sua unica fortuna fu quella di avere grandi uomini al suo fianco e di sapersene servire nel momento giusto anche quando la fortuna gli rovesciava le spalle e lo costringeva a fughe precipitose per non cadere prigioniero.
Gerosa ci porta a spasso per l’Europa ma ci racconta anche la terribile storia dei conquistadores e di come stavano gestendo gli affari americani; ci racconta delle coperte geografiche e delle esportazioni di manodopera forzata dall’Africa verso il nuovo mondo e di una colonizzazione dai risvolti crudeli; crudeli come la cupa follia dell’Inquisizione che terrorizzava la penisola iberica e tutte le terre spagnole, la follia di Giovanna la Pazza (madre di Carlo) che forse tanto fuori di melone non era ma che è stata tenuta segregata a forza per lasciare spazio ad altri. Ci racconta di tutto quello che circondava Carlo e di come è arrivato al trono, della sua mancanza d soldi perenne, delle guerre combattute soprattutto in Italia, diventato il terreno di scontro preferito fra lui e Francesco; e ci racconta anche dell’intimità imperiale, degli accordi matrimoniali e dei mille figli legittimi e non di questo uomo che a sorpresa si è ritirato in un convento in Estremadura perché stanco del mondo.
Una biografia monumentale che ho letto per la seconda volta ma in questi giorni in formato elettronico perché non trovavo il volume cartaceo in casa…. trovato il giorno dopo che avevo iniziato a leggere!!! Una biografia ma non solo perché Gerosa ci racconta una parte importante della storia europea dei suoi sconvolgimenti oltre all nascita dei nazionalismi in contrasto con l’idea appunto di regno universale che ormai aveva fatto il suo tempo. Il Re si è spento in un piccolo convento da solo col rimpianto di non aver saputo realizzare il suo sogno ma senza sapere di avere dato il via ad una nuova fase della storia.

Ste Dussoni

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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.