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Addio, e grazie per tutto il pesce

di Douglas Adams –
Buonasera a tutti quanti!! Oggi è il gran giorno dell’inaugurazione del ponte e si spera che possa alleviare i problemi di traffico di una città che non era nata per sopportare i moderni volumi di transito, una città cresciuta velocemente tra gli anni ’60 e ’70 ma che ha continuato a pensare se stessa come una città medioevale e non ha saputo immaginare gli sviluppi futuri…e poi c’è tutto il menefreghismo di un’intera classe politica e economica che c’ha portato allo sfacelo odierno. Un ponte che possa ricucire le due parti di una città, Levante e Ponente, e che possa riunire anche tutte le sue anime perchè Genova (quella Grande voluta dal fascismo) non si è mai sentita “città” perchè hanno continuato a persistere le sue divisioni interne, i suoi campanili, che non sono mai morti, a volte solo assopiti ma sempre vivi anche per merito dell’incoscienza delle amministrazioni che su questo c’hanno sempre marciato….divide et impera! 43 morti (e 3 li conoscevo)….
Addio, e grazie per tutto il pesce” di Douglas Adams.
Quarto libro della trilogia Galattica di Adams…. 4° di una trilogia??? C’è qualcosa che non quadra?! Lo diceva in maniera eloquente la faccia di un mio collega al quale gliene parlavo questa sera ma se vuoi apprezzare Adams (la definizione originale è la sua) devi spogliarti di ogni parvenza di razionalità e devi cavalcare ogni nonsense possibile e immaginabile perchè altrimenti non puoi accedere al suo mondo nel modo giusto…..praticamente devi entrare in un quadro di Escher e fare finta che sia tutto ok!!!
Questo libro è quello finora meno spaziale, quasi tutta l’azione si svolge sulla terra che è stata finalmente ricostruita dopo il disastro fatto dai Vogon e dalla loro superstrada galattica; non è tanto per il pianeta in se stesso che la guida definisce “PRATICAMENTE INNOCUO” ma è perchè era in realtà un supercomputer con il compito di trovare la risposta definitiva alla domanda finale sulla Vita, l’Universo e tutto quanto; processo che appunto era stato bruscamente interrotto dall’arrivo delle terrificanti e operative navi gialle.
Sappiamo che la risposta di Pensiero Profondo era “42” ma la domanda….quale era??? Il pianeta è stato rimontato in fretta e furia con tutti i suoi abitanti (mancano solo i delfini che erano scappati giusto in tempo prima della distruzione) ed è stato azzerato nelle menti di ogni essere vivente quel momento terrificante….tutto è ripartito esattamente dal punto 0, come una deframmentazione per Windows! Ma in tutto il caos è anche andato perso il Messaggio Finale, perso non del tutto ma che aleggia nell’acqua di sentina delle menti di alcuni abitanti e che forse è stato scritto con lettere di fuoco su una montagna lontanissima; una di queste menti è quella di Arthur Dent che si ritrova a casa ma è un po’ sballottato dagli eventi perchè sa che cosa è successo nel frattempo ma non lo può certo raccontare in giro perchè lo prenderebbero per pazzo.
Nel frattempo il suo amico Ford Prefect passa sulla terra per salutarlo e poi torna nello spazio a vagare a destra e a sinistra e lo rivedremo forse più tardi. Nel mentre anche  Arthur avrà parecchio da fare perchè dovrà ritrovare una ragazza di nome Fenny che ha la sua copia della Guida Galattica e una parte del messaggio perduto, dovrà cercare un camionista chiamato il Mago della Pioggia (perchè quando lui è alla guida non è mai bel tempo, e potrebbe forse fare fortuna spostando il suo talento dove ce n’è più bisogno); e infine dovranno parlare con un personaggio un pochino eccentrico che si fa chiamare Wonko l’Equilibrato ma che forse tanto in equilibrio non lo è…..capisc’ammè!…..e infine vedere dove sono finiti i delfini!!!
Come al solito siamo in un totale nonsense letterario; questo libro riparte più o meno da dove erano finiti entrambi i libri precedenti (Ristorante al termine dell’Universo e La Vita, l’Universo e tutto quanto) e ci ricatapulta in un universo assurdo e rivoltato come un calzino; anche dopo una attenta lettura di ogni singola frase si arriva alla conclusione che è completamente sconclusionato ma ci piace così!! Ne manca ancora uno ma mi prendo un libro di pausa in mezzo! Bye bye!!!

Ste Dussoni

Addio, e grazie per tutto il pesce

La “trilogia” in cinque parti di Douglas Adams

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"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" Collaboratore di Booklandia.